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COME ALLUNGARE LA VITA E CURARSI MEDIANTE PERIODICO DIGIUNO E RESTRIZIONE CALORICA – IL PIÚ EFFICACE PIANO ANTINVECCHIAMENTO NATURALE, SCIENTIFICAMENTE PROVATO

 

 
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Alimentazione e Natura
 
Perché uno stile di vita frugale 
è piú sano e naturale?
 



Il nostro organismo è frutto di una lenta e costante evoluzione, che è in corso da svariati milioni di anni. Questa evoluzione l' ha reso quanto piú possibile adatto all' ambiente in cui abitavano i nostri progenitori; ovvero le savane subequatoriali. Da allora sono passate solo poche migliaia di anni: un tempo brevissimo dal punto di vista evoluzionistico. Perciò l' organismo che abbiamo ereditato è ancora lo stesso dei nostri antenati preistorici. È come una macchina ben congegnata, adatta a quell' ambiente e a quello stile di vita; non certo alle metropoli moderne dove ci troviamo a vivere.

I nostri progenitori conducevano certamente una vita attiva. Si muovevano molto nel territorio, in cerca di cibo, difesa e riparo; dovevano continuamente  affrontare situazioni critiche, con mille rischi e peripezie; insomma era sicuramente una vita priva di comodità e fisicamente molto impegnativa. È ben difficile che potessero disporre di tre pasti abbondanti piú spuntini tutti i giorni. Sembra piú plausibile che riuscissero a procurarsi del cibo in modo discontinuo; che ne trovassero a volte in discrete quantità; altre volte invece dovessero passare anche svariati giorni senza alimentarsi.


Noi invece, grazie al progresso economico e tecnologico, siamo arrivati alla sovrabbondanza: ci muoviamo pochissimo, abbiamo ridotto al minimo ogni sforzo fisico, non affrontiamo mai delle vere fatiche e, per contro, ingeriamo delle quantità enormi di cibo.

L' organismo in realtà è una macchina molto efficiente. Grazie al lungo periodo di evoluzione ed adattamento è riuscito ad affinare moltissimo le proprie prestazioni: riesce a ricavare tutta l' energia necessaria per vivere da piccole quantità di cibo. Per come siamo abituati oggi, a noi risulta sorprendente e addirittura incredibile quanto sia modesta (dal nostro punto di vista) la dose di alimenti necessari ad una vita sana.

L' efficienza dell' organismo si dimostra anche sotto un altro aspetto: quando ci alimentiamo piú del necessario (cioè nei periodi di abbondanza) esso inizia ad accumulare energia di riserva, sotto forma di grassi, che potremo consumare poi nei periodi in cui il cibo scarseggia (i periodi di carestia).

Il fatto è che nella società moderna abbiamo sempre l' "abbondanza" e continuiamo ad accumulare grassi; ma non affrontiamo mai dei periodi di "carestia" alimentare, che ci consentano di consumarli. L' accumulo di grassi in sé è un fatto naturale; ma ci manca il suo equivalente contrario: cioè il consumo dei grassi stessi. Per fare un paragone con la respirazione, è come se noi inspirassimo sempre dell' aria, senza mai espirare.


Abbiamo quindi dei depositi di provviste che si accumulano dentro al nostro corpo, crescendo indefinitamente e diventando pure stantii, senza che vi sia alcuna speranza di poterli mai utilizzare, o almeno di svuotarli per dare una bella ripulita ai magazzini.

Insieme ai grassi infatti accumuliamo anche svariate tossine, che a lungo andare debilitano l' intero organismo, facendolo invecchiare anzitempo. In questo modo, fra l' altro, tutto il nostro apparato digerente è sottoposto ad un superlavoro, di giorno e di notte, senza poter mai concedersi una minima pausa; ma anzi con intasamenti di cibo provenienti da pasti fin troppo frequenti, che devono essere elaborati tutti in contemporanea.

E tutto ciò per produrre esagerate riserve di energia, assolutamente inutili a noi, in questa società.


Potremmo chiederci: perché conduciamo uno stile di vita cosí illogico, assurdo, dispendioso e controproducente? Beh, la risposta sta nel fatto che innanzitutto oggi abbiamo sempre a disposizione grandi quantità di cibo, e poi il mangiare in sé è un' attività piacevole; insomma è uno dei piaceri della vita; quindi ci attrae come tutti gli altri piaceri.

Come già detto, la quantità di cibo necessaria per vivere è molto esigua. Tutto il resto, tutto ciò che è in piú, noi lo ingeriamo per soddisfare altre necessità o desideri: si tratta soprattutto di necessità di tipo psicologico. Spesso ricorriamo al cibo come attività piacevole, soddisfacente, che possa compensare un bisogno di appagamento, che a volte è carente negli altri ambiti della nostra personalità: nella vita professionale, nella vita sociale, di relazione o di coppia. Insomma il mangiare è un bisogno facile da soddisfare nella nostra cultura e ci dà quell' appagamento che a volte è difficile da conseguire in altri campi. È vero però che continuando in questo modo, il nostro corpo ne risente.


Lo stile di vita sano e piú adatto alla nostra natura umana, invece, prevede che periodicamente possiamo dar fondo alle nostre provviste, consumando i depositi di grassi, che stanno lí proprio per essere utilizzati nei momenti in cui il cibo scarseggia. 

Contemporaneamente ripuliamo il corpo, perché bruciamo anche le tossine che possono creare tanti danni alle nostre funzioni vitali. Inoltre facciamo pure riposare l' intero apparato digerente, dandogli un po' di respiro; perché anch' esso necessita ogni tanto di un certo sollievo.

Tutto ciò si realizza mediante dei periodici programmi di digiuno, oppure di dieta a basse o bassissime calorie. Come visto sopra, questo stile di vita è in perfetta sintonia con quella che è la natura del nostro organismo, per come esso si è evoluto.


Lo stile di vita sano poi si completa conducendo anche una vita attiva, che ci consenta di dedicarci alle cose che ci danno piú soddisfazione. E cosí qualcuno potrà interessarsi dei propri hobbies, praticare uno sport, dedicarsi all' arte, alla letteratura, alla vita di società; oppure fare viaggi, vacanze, conoscere persone; innamorarsi, fare del sesso, perché no?, visitare la natura, i luoghi storici o artistici. Questo ci consente di appagare i nostri desideri con le cose piú piacevoli, quelle che ci danno maggiore soddisfazione. E cosí, con una vita piena di interessi, sentiremo molto meno la necessità di ingerire cibo oltre misura, per il solo piacere del mangiare.

La vita sana deve essere anche "fisicamente" attiva. Potremmo dedicarci a qualche sport in forma professionale o amatoriale, o ad attività che richiedano un po' di movimento. Se questo non è possibile dovremo trovare il tempo per fare almeno delle passeggiate nei parchi, al mare, in montagna, qualche corsetta, andare in bicicletta o fare della ginnastica.


L' organismo sano infatti deve anche consumare le energie che immagazzina. E non diamo retta alle persone inesperte dell' argomento; le quali affermano che con il digiuno si consumano le masse muscolari. Se manteniamo un po' di esercizio fisico, ciò che si consuma sono proprio i grassi.

Il risultato è che ci ritroviamo piú leggeri, piú sani, piú in forma e, come se non bastasse, possiamo vivere anche molto molto piú a lungo.


Queste considerazioni sono il risultato di numerosi studi scientifici moderni, che conducono concordemente alle indicazioni viste qui sopra. Ma tutto ciò non è certo una novità; anzi non fa che confermare ciò che si sapeva da molto tempo in passato. Non è un segreto che moltissimi capi religiosi, saggi e filosofi consigliassero un' alimentazione frugale come base per una vita sana.

Tutte le piú grandi religioni prevedono per i fedeli dei periodi di digiuno, oppure di alimentazione limitata o regolamentata. Cosí è per la religione musulmana e per quella ebraica. Anche il cristianesimo prevede dei periodi di astinenza di 40 giorni (quaresima e avvento), oltre ad un giorno a settimana (il venerdí). Le grandi religioni orientali (buddismo, scintoismo, taoismo, ecc) prevedono pure periodi di digiuno o limitazione alimentare. E cosí medici e filosofi del passato consigliavano l' astinenza per ragioni di salute, ma anche etiche.

Tanto per restare in occidente, Pitagora, Socrate e Platone praticavano il digiuno; affermavano che digiunando la loro mente diventava piú produttiva e ciò è confermato dai moderni studi: la mente è piú sveglia durante il digiuno, i riflessi piú pronti, l' attenzione piú viva.

La scuola stoica poi propugnava l' astinenza e la frugalità come vero e proprio stile di vita. Altrettanto fecero in seguito vari ordini monastici. I grandi medici Ippocrate ed Avicenna lo raccomandavano come metodo fondamentale di cura per i loro pazienti. Infine, secondo i vangeli, lo stesso Gesú Cristo digiunò per 40 giorni nel deserto.

Non è un caso che in molte filosofie e nelle religioni, al concetto di digiuno siano intrinsecamente collegati quelli di purificazione e salute del corpo e dello spirito. I piú moderni studi scientifici concordano esattamente con tutto ciò.

 
 
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